Per trovare un precedente storico comparabile in quanto entità economica al cosiddetto Recovery Plan (Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza) occorre risalire al “Piano Marshall” dell’immediato secondo dopoguerra (1947), che per l’Italia prevedeva aiuti per un miliardo e duecento
milioni di dollari di allora (eravamo nel 1947), distribuiti in quattro anni, dal 1948 al 1951. Un valore che, attualizzato ai giorni nostri, secondo stime approssimative compiute dagli economisti, equivarrebbe a 89 miliardi di euro attuali, interamente destinati a fondo perduto. E se questa era la straordinaria entità del “Piano Marshall”, quella che verrà nei prossimi sei anni (2021/26), dall’impegno dell’Unione Europea verso il nostro paese, sarà un’operazione da circa 204,5 miliardi di euro, dei quali poco meno di 69 miliardi a fondo perduto. Com’è facile desumere, si tratta di un’opportunità di investimento unica, Futuro un’occasione che il nostro paese non può permettersi di perdere. […]. [SCARICA L’ARTICOLO IN PDF]